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ABBIAMO ADOTTATO IL VILLAGGIO DI ADADI MARIAM (Etiopia)
Descrizione: Veduta della “piazza” del villaggio
Questo villaggio di 4000 persone si trova a circa 70 km a sud di Addis Abeba, sull’altipiano, a 2350m di altitudine. E’ un villaggio di grande estensione, le case sono distanti tra loro e sono distribuite attorno ad un grande spazio nel quale due giorni alla settimana c’è il mercato ed affluiscono circa altre 4000 persone dai dintorni. Sono registrate 450 case famigliari con annesso un terreno. In questo villaggio c’è anche una famosa chiesa ortodossa costituita da un blocco di pietra monolitica interrato e scavato internamente. La chiesa: interno / corridoio laterale
Nel 2004, questa “adozione” era sostenuta da Piero Pellizzari, i suoi amici e parenti: Bruno Ceccato e l’associazione Il Quarto Chakra di Padova. Ora la cerchia di sostenitori si va allargando. Un notevole sostegno logistico è fornito gratuitamente da persone etiopiche di Addis Abeba che dedicano il loro tempo a seguire il progetto.
Storia Nell’agosto 2004, per caso, abbiamo scoperto questo villaggio, che in quel momento aveva grossi problemi idrici. Il pozzo non funzionava e nel periodo di siccità (da gennaio a giugno) la gente doveva fare 5 km per approvvigionarsi d'acqua.
Pozzo da poco funzionante, ma ancora senza la recinzione
Nel gennaio 2005 abbiamo contribuito a risolvere tutti i problemi del pozzo e della distribuzione dell’acqua. Abbiamo anche ascoltato le richieste e necessità della gente, incentrate principalmente sullo sviluppo tecnologico della scuola e sul benessere del villaggio.
Foto della zona del pozzo funzionante e recintata
Nel giugno 2005 abbiamo fatto un terzo viaggio e abbiamo realizzato quanto segue:
Computer e generatore
Con il nostro sostegno, le persone etiopiche che seguono il progetto hanno costituito l’associazione D.E.A. (Development Experience Association), registrata nel giugno 2005 presso il Ministero Esteri etiopico e in novembre 2005 presso la Commissione DPPC (anti-brogli).
Il certificato di registrazione dell'associazione In novembre 2005, avendo quindi ottenuto tutte le autorizzazioni, abbiamo stabilito un primo programma. Abbiamo anche portato un computer portatile nuovo per uso di D.E.A. e per uso didattico nella scuola.
Incontro con i docenti della scuola Riunione con i responsabili del villaggio
E’ stato sottoscritto un accordo tra D.E.A. e un'azienda metalmeccanica per creazione di una officina-scuola per poter dare una formazione ai giovani del villaggio. Per questo progetto, dobbiamo reperire macchine per la lavorazione del legno e metallo a prezzo quasi zero, ma perfettamente funzionanti.
Attività in corso:
Il vecchio generatore Il “bagno” della scuola
Cosa rimane da fare:
Alcune considerazioni: Le case sono costituite di legno e fango. Sono in realtà molto “ecologiche” e offrono un grande senso di benessere. Le pareti interne sono di fango lisciato dipinto “alla veneziana” o, come preferisce la gente, ricoperti di giornali (provenienti da tutto i mondo) incollati alle pareti. Il problema è l’igiene (terra battuta per terra, difficoltà di prevedere finestre in fase di costruzione) e l’assenza totale di servizi (acqua e scarichi). I professori provenienti dallo stesso villaggio vivono nella loro propria casa, con un certo livello di benessere. Quelli “esterni” alloggiano in stanze singole. Ovviamente nelle case non c’è spazio per mobili, scrivanie e luogo di studio che devono essere reperiti nella scuola dove non c’è ancora l’elettricità (alle 18:30 fa buio). Nella scuola esiste un campo sportivo completamente sprovvisto di spogliatoi e servizi igienici. L’occupazione giornaliera consiste per gli uomini nell’arare, seminare (nella stagione umida) e pascolare le capre. Per le donne, nel raccolto delle semine, nella cucina, nell’accudire i bambini e nel raccogliere legna e portare a casa l’acqua. Tutti vivono sani e “felici”, ma al limite della sopravvivenza.
Stanza di un professore “esterno” Il campo da calcio
La Guest-House, che sarà di proprietà di D.E.A. e i cui utili copriranno le spese amministrative di D.E.A. e gli aiuti al villaggio, è considerata un elemento indispensabile per lo sviluppo economico del villaggio dove non ci sono negozi (c’è solo un bar che vende qualche oggetto indispensabile) e dove non circolano soldi. Se la struttura sarà studiata bene, i turisti esteri ed i ricchi di Addis verranno volentieri per visitare la chiesa, per godersi il giardino tropicale, l’eventuale piscina, e per visitare il canyon e le sue grotte, situati a soli 2km dalla chiesa. Questa struttura fornirà lavoro a uomini e donne del villaggio, aumentando il livello economico e culturale generale. Nella stagione tra agosto e dicembre, forse si potrà anche organizzare rafting nel canyon.
Chi volesse contribuire al progetto può inviare denaro tramite bonifico bancario al seguente conto: IL QUARTO CHAKRA Banca Popolare Etica IBAN: IT12J0501812101000000123424 BIC: CCRMIT2T84A Su richiesta, verrà fornita una ricevuta della donazione.
Sono anche gradite le donazioni di vecchi calendari con immagini grandi e bellissime sia educative che decorative, da regalare alla scuola o agli abitanti per abbellire le loro case. Se avete materiale tecnologico obsoleto ma di buona qualità e ancora perfettamente funzionante ed utilizzabile (computer, macchina fotografica, camioncini diesel, generatori di corrente,...), potete contattare l’associazione Il Quarto Chakra allo 049.8022216
Nota finale
Aiuti diretti a privati: Da parte di alcuni abitanti del villaggio, o di soci fondatori di D.E.A. abbiamo la richiesta di trovare delle persone italiane disposte a investire dei soldi per creare le seguenti attività:
Modelli di sviluppo esistenti in Etiopia che prevediamo di applicare nel villaggio:
1. unico “giardino” esistente in Adadi Maryam 2. cucina con bio-gas 3. sistema di raccolta acqua piovana 4. coltivazione intensiva con goccia-goccia 5. impianto pilota di goccia-goccia 6. casa nuova di stile locale tipico
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Fintanto che non sarà stato iniziato il progetto della Guest-House e non verrà realizzata la prima struttura ricettiva minima, non è molto fattibile che persone desiderino già andare a risiedere nel villaggio per aiutare, perché non c’è molto da fare, bisogna sempre portarsi un interprete per tradurre dall’inglese all’amarico o oromeo; e non c’è un posto dove stare. Potrebbero venire solo persone con spirito di avventura e con conoscenze vivaistiche o edilizie. Dopo ci sarà bisogno di persone di ogni tipo tra cui: mano d’opera, insegnanti d’inglese, insegnanti di computer, animatori teatrali, naturopati, medici, o anche solo di persone desiderose di godersi un soggiorno tranquillo e disposte a contribuire con denaro pagando il loro soggiorno.. Stiamo cercando di insegnare l’italiano a due membri di D.E.A. ma per ora è necessario che tutti quelli che verranno conoscano almeno l’inglese.
Esempio di una casa di legno e fango semi-finita
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